Lo spreco alimentare: da rifiuto a opportunità

Nel 2020 finiscono ancora nella spazzatura 27 kg di cibo a testa (529 grammi a settimana), l’11,78% (3,6 kg) in meno rispetto all’anno precedente. A oggi vale 6 miliardi e 403 milioni lo spreco alimentare domestico nazionale, sfiora i 10 miliardi con le perdite in campo e lo spreco nell’industria e distribuzione che ammontano a 3.284.280.114 € (dati waste watcher international/ distal unibo).

Se pensiamo al solo pane, gettiamo 20 grammi a settimana (1 kg all’anno), la frutta in vetta alla lista dei prodotto sprecati con 37 grammi settimanali (quasi 2 kg ogni anno, pro capite).

In peso nel complesso, significa che nel 2020 sono andate sprecate, in Italia, 1.661.107 tonnellate di cibo in casa e 3.624.973 tonnellate se si includono le perdite e gli sprechi di filiera (dati Waste Watcher International/ DISTAL Università di Bologna per campagna Spreco Zero e rilevazioni Ipsos).  

La strategia

Logica hub & spoke

Con “Hub & Spoke” si intende un modello di sviluppo basato su una rete che fa capo ad un unico polo. Tale termine è stato creato per rendere evidente l’analogia con una ruota di bicicletta che presenta più raggi (spokes) che si collegano ad un unico mozzo centrale (hub).  I vantaggi di questo modello nella lotta allo spreco alimentare sono molteplici:

Semplificazione dei meccanismi di recupero cibo
Organizzazione capillare dei mezzi di comunicazione e sensibilizzazione
Costruzione di reti ed esperienze territoriali condivise tra l’assessorato e chiunque intenda collaborare (imprese, scuole, associazioni)
Lo spreco

Un nemico da combattere un pasto alla volta

Lo spreco alimentare gode di numeri sconvolgenti. È stimato che, in media, ogni famiglia sprechi cibo per 4,91 euro. Cibo integro lasciato in frigo troppo a lungo. In generale, i numeri si possono riassumere così:

Le percentuali

Per quanto riguarda i prodotti, quelli maggiormente sprecati sono le verdure (25%), seguiti da latte e latticini (17,6%) e frutta (15,6%). Circa il 50% del cibo buttato è rappresentato da prodotti che non sono stati consumati in tempo e che risultano avariati o scaduti.

Mense scolastiche

I dati raccolti nelle mense scolasticheevidenziano che il 30% del cibo preparato non viene consumato. Di questo, l’8% può esser recuperato (porzioni intatte di pane e frutta), con uno spreco reale che si attesta attorno al 22% del somministrato.

La filiera alimentare

Circa un terzo della produzione mondiale di cibo destinata al consumo umano si perde o si spreca lungo la filiera alimentare ogni anno (FAO 2011); circa il 24% se misurata in calorie. (WRI 2013)

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